Difficile descrivere l’emozione provata domenica quando, montato il Gazebo su uno spiazzo polveroso accanto ad una strada a quattro corsie adiacente il quartiere Cristiano di Erbil Alkawa, si è formata una ordinata fila di ragazzi per ritirare i pettorali scritti a mano su stoffa per partecipare alla prima edizione della NON VIOLENCE RACE di Erbil!
Poi sono iniziate ad arrivare televisioni, giornalisti, sono stato intervistato da Arabi e perfino Giapponesi e con il mio inglese stentato spero di aver fatto capire il lavoro di questi anni. Ma più delle parole contano i fatti, le sensazioni: i quattrocento partecipanti al via e all’arrivo (qualcuno dopo molto tempo ma comunque all’arrivo), gioiosi, festanti per questa novità assoluta accolta da tutti civili, politici (presenti al gran completo le più alte cariche del Governatorato di Erbil e del Kurdistan Iraqueno), come una riconquista del territorio e la prima esperienza che segna il cambiamento, che dimostra la voglia di vita e di normalità di questa gente che chiede al mondo politico nazionale di superare interessi personali e di formare il governo della riconciliazione a dispetto degli interessi stranieri che non vogliono un Iraq in PACE!
Lo stesso stava succedendo in altre città e di seguito riportiamo testualmente i comunicati di ogni comitato organizzare tradotti dall’Arabo.
Non so neanche quanti ringraziamenti ho ricevuto, ma di fatto sono io che devo ringraziare tutti loro per le sensazioni che mi hanno regalato!
Nicola Visconti